L’ispirazione

Padre Arturo D’Onofrio

Il Premio Carpine Visciano nasce da una seria ed attenta riflessione sulle problematiche sociali che ancora oggi sono considerate danno permanente nell’intero pianeta , e che hanno scatenato nel cuore e nella mente di un vulcano fatto uomo, Padre Arturo D’Onofrio, fondatore della Piccola Opera della Redenzione ( di cui è in corso la causa di beatificazione ) , un impegno progettuale e realizzativo tale da far assumere alla lotta verso questi problemi una caratterizzazione globalizzante che non si è fermata ai primi ostacoli , ma ha dato vita ad una concreta missione per riscoprire e valorizzare la ricca umanità dello scugnizzo , del barbone , del diverso e dell’emarginato.

La manifestazione

festival del cortometraggio

L’obiettivo della manifestazione è di creare una coscienza della dimensione e del recupero della dignità e delle identità delle problematiche sociali, promuovendo su base nazionale e internazionale, il concorso dei cortometraggi dal tema sociale, che nel corso delle edizioni ha avuto un grande risalto sul panorama mediatico. I corti realizzati da Film-makers , associazioni di volontariato , scuole e/o studenti di tutto il territorio nazionale ma anche da parte di registi e attori del mondo dello spettacolo , sono giunti nella nostra sede ognuno con un tema diverso : la violenza sui minori e sulle donne , la parità di genere, il disagio giovanile , il problema ambientale, la legalità , i diritti umani , l’immigrazione clandestina , le tossicodipendenze, cyber-bullismo , la povertà in ogni suo stato e forma .Questa attività può essere strutturata attraverso un percorso diversificato nei suoi aspetti formativi e comunicativi, che coinvolga la fede, l’impegno sociale, l’economia, l’arte, il giornalismo, la cinematografia.

premio carpine visciano

l’origine del nome

Il libro “Il Santuario di Maria SS. del Carpinello in Visciano di Nola” a cura di A. M. Arturo D’Onofrio, edito nel 1936, così racconta la leggenda del carpine: “Si dice che da moltissimi secoli, dentro un luogo pieno di spine sotto un piccolo albero del carpine, vicino alla muraglia attaccata alla antica parrocchia, dove oggi esiste la venerabile congregazione dei Fratelli e Sorelle del SS. Rosario, sia comparso un quadro di Maria SS.ma”. Il quadro fu misteriosamente ritrovato da alcuni contadini o boscaioli i quali “tornando sull’ imbrunire dalla campagna, videro brillare in quell’ incomposto rovo una luce insolita, misteriosa… Appressatisi al roveto, tra quella promiscua moltitudine di piante, ai piedi di un grazioso carpine fu ritrovato un dipinto con la Effige di Maria Santissima. Accanto al Quadro rinvennero pure due ampolline e una piccolissima campana; …la Taumaturga Immagine fu rimossa e da Clero e popolo trasportata nella Chiesa Abbaziale di Visciano, attigua al luogo del prodigio. In questa vetustissima Chiesa che fin d’ allora fu consacrata Santuario, il Quadro restò esposto alla pubblica venerazione per più giorni, ed ai piedi della “Bruna” accorrevano a prostrarsi numerosi i fedeli di tutti i paesi circonvicini, appena venivano informati del miracolo. Fin da questo momento la Santissima Vergine fu invocata e venerata sotto il titolo di Maria SS. del Carpinello in memoria di quel piccolo carpine, sotto il quale fu ritrovata».